Natale
Una caratteristica della notte di Natale è il falò di rione, chiamato focarina. Nelle settimane precedenti, in ogni rione del paese i ragazzi raccolgono una grande quantità di legna e poi la notte di Natale si accende il falò, che arde fino al giorno dopo, talvolta anche per più giorni. La gente del rione si riunisce attorno al fuoco e ribadisce in questo modo l’appartenenenza alla stessa comunità. Oggi la focarina si fa solo nella piazza centrale, la piazza Rio.
Pasqua
Il Giovedì santo, durante l’ultima cena, le campane ammutoliscono. Al loro suono si sostituisce, per il periodo di Pasqua fino alla Resurrezione, quello sordo e particolare della tocca-tocca. In questo giorno si spoglia l’altare e lo si addobba per l’ultima cena con tappeti e coperte, mentre la chiesa è adornata con piante chiamate lavurellu.
Il Venerdì santo l’uso è di portare le statue dell’Addolorata e di Cristo morto in processione per il centro storico (gli uomini portano il Cristo, le donne l’Addolorata) , mentre si intonano i canti religiosi del lutto e della penitenza.
Il pascune è invece la versione pietropalese della pasquetta. Dolci tipici di pasqua sono pupa o cullura con l’uovo sodo inserito e squaratelli.
Corpus Domini
L’uso è di fare altari in ogni rione del paese, adorni con coperte. Il sacerdote, porta in processione il Sacramento (ostia consacrata), si ferma ad ogni altare e benedice il posto.
Altre feste religiose
San Francesco – la prima settimana di ottobre
Immacolata – 8 dicembre
Santa Lucia – 13 dicembre
Madonna dei fiori – l’ultimo giorno del mese di maggio