Anche quest’anno il 6 e il 7 giugno si è tenuta a Campana la Fiera della Ronza (o Runza), nella località omonima. Organizzata dalla Comunità Montana e dalle autorità locali, la fiera è giunta alla 545a edizione e vanta così una storia ormai plurisecolare: sarebbe stata istituita nel 1464 per decreto del re Ferdinando d’Aragona, probabilmente con lo scopo di favorire il commercio locale legato alla pastorizia e ai prodotti ad essa connessi. All’epoca, molti pastori spostavano stagionalmente le loro mandrie secondo la consuetudine della transumansa, e spesso nel corso di questi spostamenti erano soliti praticare il commercio. Con la fiera finalmente si offrì loro un punto sicuro di riferimento per gli scambi, e il suo successo è confermato dalla crescita del volume di merci e visitatori.
Oggi alla Fera e ra Runza è possibile comprare di tutto: capi di allevamento di razze autoctone, manufatti in pelle e metallo, artigianato, prodotti agricoli e caseari – di cui talora è possibile vedere anche le tecniche di lavorazione – o mezzi agricoli. Con una media di 7-8 mila spettatori a edizione la Fiera si conferma come un vero e proprio “evento popolare” e al contempo anche un piccolo museo all’aperto dell’artigianato e della cultura contadina dei nostri paesi.
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