Dopo il manifesto pubblicato in agosto, ecco un altro commento dell’Altra Pietrapaola sull’operato del partito di maggioranza nelle decisioni inerenti al piano regolatore (Piano Strutturale Comunale). La nostra posizione compare anche nell’articolo “Pietrapaola. Minoranza durissima. Scontro frontale sull’urbanistica” comparso sul Quotidiano della Calabria in data 01.09.09.
Con un manifesto affisso sui muri del paese e intitolato “ I primi (terreni) saranno gli ultimi e gli ultimi saranno i primi” il movimento civico “l’Altra Pietrapaola” che è minoranza nel consiglio comunale di Pietrapaola,- sindaco Giandomenico Ventura (Forza Italia), ha sferrato un duro attacco contro la maggioranza, accusandola di gestire la cosa pubblica con il metodo del “favore” per gli “amici” e del “dispetto” per gli avversari.
Partendo dall’esame delle “osservazioni dei cittadini in ordine all’adozione del Piano Strutturale Comunale” (Piano regolatore), il movimento “L’Altra Pietrapaola” elenca con nome e cognome una serie di persone che sono state penalizzate dall’Amministrazione Comunale, non perché i loro terreni o fabbricati non avessero i requisiti per l’edificazione,ma,forse, per il solo torto di non essersi schierati apertamente a fianco della lista poi risultata vincente nella competizione elettorale di due anni fa.
Entrando nello specifico dei “dispetti” amministrativi, “L’altra Pietrapaola” fa notare (tanto per citarne uno) come un lotto già in zona di completamento, attiguo alla centralissima piazza Warsthein, è stato dichiarato non edificabile perché forse arrecava un “danno” alla vista panoramica dell’abitazione del Sindaco.
La maggioranza- sempre a giudizio della “minoranza”- ha poi toccato il fondo in fatto di favoritismo ad amici e sostenitori: un terreno limitrofo alla chiesa dell’Assunta e delle scuole– entrambe carenti di spazi- destinato a servizi sin dall’adozione del primo piano regolatore (1976) e confermato tale nella “variante” (1988), è stato trasformato,quasi tutto, in edificabile e di “completamento” dopo essere stato acquistato da un loro amico,che si è candidato nella lista del Sindaco e che è oggi consigliere comunale di maggioranza.
A nulla è valsa ogni protesta, e neppure è servita la “osservazione” del Vescovo di ripristinare a servizi quel terreno, perché, la richiesta, è stata rigettata.