“Le sponde del fiume un immondezzaio”, questo è il titolo dell’articolo apparso il 02.09.09 a pag. 29 del Quotidiano della Calabria. Il giornale riporta la testimonianza di Luciano Pugliese e della lista L’Altra Pietrapaola che parla espressamente di una
“pietosa condizione ambientale del territorio, lasciato in balia dei nuovi barbari che ne hanno fatto una vergognosa discarica a cielo aperto […] ogni angolo di Pietrapaola, compresa la zona montana, è un unicum di rifiuti, per lo più ingombranti, che deturpa il paesaggio ed inquina, in maniera irreversibile, un habitat che fino a qualche tempo fa era pressoché immune da certi fenomeni barbari”.
L’articolo continua così, commentando e riportando le nostre osservazioni :
«Per essere Pietrapaola segnalata da Legambiente come uno dei luoghi ove la natura è pressoché incontaminata “non è un buon biglietto da visita: gomme d’auto, frigoriferi, lavatrici, batterie esauste, vecchi materassi, mobilia, tutto è gettato alla rinfusa, senza che nessun amministratore abbia mai considerato di procedere a controlli adeguati”. Il capogruppo di minoranza [Luciano Pugliese n.d.r] si riferisce in particolare all’area ove scorre il fiume Acquaniti: “Le sponde del corso d’acqua sono un vergognoso immondezzaio, e non si dica che chi deve sapere non sa, perché quella è una zona battuta quotidianamente dai tecnici del comune, visto che proprio lì insiste il depuratore. Che si accerti immediatamente chi, ed in quale circostanza, abbandona quei vergognosi rifiuti pericolosissimi per l’ambiente e per l’uomo. Oppure si taccia quando si urla ai quattro venti che Pietrapaola è un comune che dell’ecologia e dell’amore verso l’ambiente ha fatto un vessillo”».
Articolo citato con il consenso dell’autore